“Dolce Amaro – caffè d’Arte” è un luogo elegante dove si susseguono eventi di qualità. E proprio in una di queste serate, mercoledì 27 febbraio è stato presentato un delizioso romanzo a firma di Maria Concetta Cataldo ambientato nel magico Salento. L’autrice vive tra Roma e Lecce ha pubblicato “Amelia”2003, ha scritto il testo teatrale “Rabbi” andato in scena nel febbraio 2007 al Politeama di Lecce. Quest’ultimo lavoro colorato e fresco, intenso e piacevolissimo è da leggere tutto d’un fiato. La passione dei protagonisti coinvolge senza soluzione di continuità in un intrigo di sentimenti ed emozioni sorprendenti. Come è riportato nella seconda di Copertina “ L’intero libro potrebbe in sintesi essere raffigurato come un grosso frutto che la mano del lettore sfoglia strato dopo strato fino a gustarne il cuore. Involucro esterno è il mito di un altrove divino che accoglie insieme gli Dei e gli spiriti amanti la cui luce illumina e feconda “ finis terrae”. All’interno di esso vi è il dramma sociale che lega i personaggi: un affresco del Sud d’Italia ai primi del ‘900, nei modelli di vita di una classe aristocratica in cui avidità, pregiudizio e ipocrisia alimenta rancori profondi trascinando per la strada dell’odio vittime e carnefici dell’anima e del corpo. Ed infine il cuore del frutto da cui tutto prende forza e forma è l’amore appassionato tra i due protagonisti. E’ dunque incastonata nel mito e nella magica terra del Salento l’impossibile storia d’amore tra due giovani amanti legati da stretti vincoli di sangue alle antiche e nobili famiglie dei De Bardo e dei Carreto: Storia di un amore negato e sublimato nel dolore; storia di un amore troncato e affogato nell’odio e nella vendetta.. Edito da Mephite di Atripalda, ha una piacevole veste grafica che invoglia al’acquisto e predispone ad una piacevole lettura.
rivista letteraria “Sottovoce come sempre” Marzo 2008
Massimo Diodati